Is it really going to be an “happy new year 2020”?

loto

Australia shows us what will happen to the whole planet, in ecological terms: an ecatomb of sacrificed lives, living creatures without distinction. Be that as it may, men have somehow been able to be evacuated to safe areas… and what about the animals? For the half a billion living creatures that burned in the flames, nobody could stop this from happening… was it really impossible to intervene in some way and at least try to move them?

I think that the unpredictability of the fires, the enormous gravity of the situation also caused the death of pets and farms animals. And the risk of extinction of many other species is a fact.
It is excruciating to watch movies and photographs, I wonder if things will soon improve, but for months now, fires have been ravaging our planet.

I have decided not to publish photos, each one of us can imagine the destruction of the fire that is currently happening, not only in Australia, Brazil and Siberia…
Mine is a protest. I can’t do much, living here where nothing is missing and where I can only contribute with small donations of money (which then you are never sure where the money really ends up).
I am afflicted, tormented by these horrible situations that are repeating itselves relentlessly.
And the politicians selfish and disrespectful, swell, ranting studied sentences and speeches. There are too many personal interests at stake.
There is only one thing to do: rebel.
Rebelling against the mass extinction.

…oOo…

L’Australia ci mostra cosa accadrà all’intero pianeta, in termini ecologici: un’ecatombe di vite sacrificate, creature viventi senza distinzioni. Comunque sia, gli uomini sono stati in qualche modo in grado di essere evacuati in aree sicure… e che dire degli animali? Per mezzo miliardo di creature viventi che bruciavano tra le fiamme, nessuno poteva impedire che ciò accadesse… era davvero impossibile intervenire in qualche modo e almeno provare a metterle in salvo?

Penso che l’imprevedibilità degli incendi, l’enorme gravità della situazione abbiano causato anche la morte di animali da compagnia e da allevamento e il rischio di estinzione di molte altre specie è ora un dato di fatto.
È straziante guardare film e fotografie, mi chiedo se le cose miglioreranno presto, ma da mesi ormai gli incendi stanno devastando il nostro pianeta.

Ho deciso di non pubblicare foto, ognuno di noi può immaginare la distruzione degli incendi che stanno avvenendo attualmente, non solo in Australia, Brasile e Siberia…
La mia è una protesta. Non posso fare molto, vivendo qui dove non manca nulla e dove posso contribuire solo con piccole donazioni di denaro (che però non si è mai sicuri di dove finiscano davvero i soldi).
Sono afflitta, tormentata da queste orribili situazioni che si ripetono senza sosta.
E i politici, egoisti e irrispettosi, si gonfiano e sproloquiano frasi e discorsi studiati per l’occasione. Sono in gioco troppi interessi personali.
C’è solo una cosa da fare: ribellarsi.
Ribellarsi contro l’estinzione di massa.

16 Replies to “Is it really going to be an “happy new year 2020”?”

  1. una catastrofe davvero immane, i cambiamenti climatici ci mettono di fronte ogni giorno a delle realtà che solo fino a qualche decennio fa sarebbero state impensabili. E purtroppo gli animali sono quelli che rischiano di più, indifesi e spesso abbandonati al loro destino. I koala rischiano l’estinzione, è tristissimo solo pensarlo.

    1. In effetti, caro Max, la sensazione d’impotenza davanti a questa ecatombe è struggente.
      Ovunque si legge (e forse è un bene che per scelta non abbiamo la TV) di quanta miseria sta accadendo ai quattro punti cardinali.
      I governi non fanno nulla! Le loro priorità sono quelle di cazzeggiare nella stanza dei bottoni: certi elementi da circo equestre dovrebbero essere annientati (non faccio nomi in quanto la lista sarebbe terribilmente lunga). Sempre più mi sento dentro un ribollire pauroso, la voglia di ribellarmi è forte… Seguo con interesse https://rebellion.earth e mi sto chiedendo quanto questo movimento impiegherà a sradicare il “sistema” politico mondiale.
      Sono pronta a scommetterci che è l’unica soluzione.
      Un abbraccio anche a te, e se solo pensabile, ti auguro un nuovo anno di serenità… e ribellione poetica!

  2. I think we as a species are concerned about our own well-being and that of our closest family members. That seems to be a force of nature, which we cannot escape. We will continue exploiting this planet until we run out of resources and the place becomes inhabitable. Another major extension in the history of this planet.
    We would have to stop growing, population-wise, economy-wise to improve our long-term chances of survival. I have not heard that from any politician…

    1. On the one hand, it is true, it is human that a parent thinks of his family first… but believe me, my heart also suffers for those people who are not connected to my DNA… every living creature deserves love, without distinction. Stopping the demographic increase, that of unbridled well-being that leads to the immense use of Gaia’s resources is an excellent start! Then we must “heal” what we have already ruined with our insidious presence. And this, I fear, is the hardest and most difficult task!
      And as you rightly say, governments, politicians, do not give a damn. They think only to themselves (and their DNA), therefore everything else for them can be deleted. Hugs and… hope for a better 2020!

      1. Dear, we must continue to do everything we can… and you do a lot already! To rebel against the system, and here in the family we also move to bring a “green and just politics”, but it feels like Don Quixote against windmills 😦
        But my husband and son don’t give up. And I… well, I rebel 🙂
        A lot of happiness and good health to all of you for 2020.

  3. gli incendi tra quelli dolosi, Brasile, a quelli per l’incuria umana, Australia e Siberia, stanno devastando il nostro pianeta malata con troppi uomini per le risorse disponibili.
    Un disastro annunciato che noi colpevolmente abbiamo finto di non vedere. Così sono stati coinvolti anche animali e piante che rischiano di estingersi.
    Un abbraccio

    1. Caro Gian Paolo, come sopra scrivo per Max, avessi 40 anni in meno… mi sarei fiondata dentro Palazzo Federale a Berna, in occasione dello sciopero per il clima lo scorso 28 settembre 2019.
      Ma la lotta può anche essere con le parole e su internet come pure sulla stampa.
      A questo punto, l’unica cosa che possiamo fare è ribellarci! E ci sono diversi modi per farlo 🙂
      https://claudinegiovannoni.com/about/siamo-una-moltitudine-inarrestabile/
      Mi piace ricordare le parole di Paul Hawken…
      anche se la ribellione non deve essere fatta con violenza, bensì fermezza e persistenza, senza mescolarla a correnti politiche, cosa che purtroppo accade.
      Serenità per il 2020 e l’augurio di buona salute!

      1. come hai ragione, Claudine. Certo la rivoluzione si può fare anche con le parole, coi gesti abituali. Unendo le nostre forze possiamo indurre quei cambiamenti che altrimenti non ci sarebbero mai.
        Serenità per il 2020 e un augurio di buona salute

  4. Du und ich, lieber Ernst, wir können auch etwas tun.
    Unsere Politiker in der Schweiz sind korrupt, sie lassen sich von den multinationalen Konzernen und den verschiedenen Kartellen manipulieren… Wir müssen sicherstellen, dass bei jeder Wahl glaubwürdige und ethische Menschen unterstützt werden. Wir wollen keine Parasiten mehr, die sich selbstsüchtig nur um ihren “Sessel” kümmern, indem sie Geld und Watte sammeln…
    Es gibt viel zu tun, aber wir müssen die Ärmel zurückdrehen!
    Viel Glück und vielleicht wird 2020 ein völlig “grünes” Wendejahr!

  5. Però mi guardo attorno e continuo a vedere l’indifferenza delle persone, il dispiacere per le immagini “lontane” dura poco, la vita continua. Hai ragione, viviamo in posti dove non manca nulla, finché non saremo divorati tutti dalle fiamme non riconosceremo il peso giusto della situazione. Gli interessi personali ed economici dei grandi non hanno nemmeno un minimo di moralità davanti a questa distruzione? Si sarebbe dovuto insistere sull’educazione, tempo fa. La cultura, la consapevolezza, la conoscenza, portano al rispetto di tutto ciò che ci circonda.
    Buona settimana, Claudine!

    1. Purtroppo l’indifferenza è una malattia contaggiosa, una piaga purulenta infettata… L’educazione parte dalla famiglia, la scuola dovrebbe affinarla ma sono propensa a credere che ci sia qualcosa di insito nel DNA… solo quando una persona riesce a provare “compassionevolezza” per qualsiasi creatura vivente, vi è una scintilla di speranza.
      Solo amore incondizionato può coinvolgere le moltitudini e modificare la catastrofica situazione del nostro pianeta. È una profonda tristezza accorgersi di quanto meninfregismo regni ovunque… Ma importante è non demordere e continuare a lottare per i diritti degli animali, per proteggere la natura, per cambiare quelle cose che portano rovina al pianeta… Abbraccione e… grazie!

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