Vienna, città imperiale, luogo sommo della cultura musicale… ma non solo. Un vagabondare attraverso viuzze ed immensi viali alberati, carrozze trainate da cavalli e tram s’incrociano tranquillamente al passaggio di autovetture nella frenesia d’ogni giorno.
Palazzi sontuosi, enormi, in stile barocco si distinguono ma amalgamano allo stile neoclassico di costruzioni più recenti, un connubio perfetto di arte e architettura.
Ho provato a chiudere gli occhi, cercando qualche memoria che mi riportasse alla bellezza dei secoli trascorsi, quando nell’armonia della musica ci si ritrovava nei piccoli salotti a discutere d’arte e pittura. Ma a Vienna ci siamo recati più per festeggiare Euterpe.
Era dunque il nostro desiderio permettere ai ragazzi di avvicinarsi a questa dimensione diversa dal nostro entourage che ci vede assidui frequentatori ai concerti organizzati dagli enti ticinesi: dall’Orchestra della Svizzera italiana, ai concerti d’Autunno, dalle Settimane musicali di Ascona, ai concerti dell’Auditorio o il Progetto Martha Argerich.
A Vienna ne abbiamo seguiti solo quattro: il primo al Auersperg Palace con la Vienna Residence Orchestra, poi al Kursalon esecuzione della Salonorchester Alt Wien (con musiche prettamente “su misura per turisti” come le hanno definite entrambi i ragazzi). Mentre l’Ensemble Concertante Wien ha suonato nella piccola St.Anne Church le Quattro Stagioni di Vivaldi, concerto che tutti abbiamo particolarmente apprezzato sia per l’impeccabile esecuzione e particolare pathos espresso dal violino solista Eugeniy Chevnekov.
L’ultimo concerto è stato eseguito nella Mozart House dal Mozart Ensemble Vienna (in verità il compositore vi aveva soggiornato solo per un mese e mezzo).
Emanuele Giosuè si è anche cimentato nello studio giornaliero del pianoforte e ogni giorno su di un piano diverso! Ha provato il modello D Concert Grand di 274 cm presso Steinway http://www.steinway.com/pianos/steinway/grand/model-d
Presso il rivenditore Bösendorfer la gentilissima Anne-Sophie gli ha permesso di suonare il modello 290 imperiale http://www.boesendorfer.com/en/model-290-imperial.html ed il modello 280 http://www.boesendorfer.com/en/model-280.html.
La pazienza e cortesia mostrateci (Emanuele Giosuè ha una marcata curiosità che diventa una sequela di domande specifiche che richiedono dettagli particolareggiati) sono certamente segno della loro grande professionalità! Il prezzo dei modelli sui quali il ragazzo ha suonato, variano tra i 140 e 135 mila euro, un buon investimento, ma per concretizzare questo sogno, Emanuele Giosuè dovrà seguitare con la carriera di pianista… ed ora, a dodici anni, è un po’ prematuro decidere.
Seppure l’idea lo alletta, lui vorrebbe anche diventare un cavaliere dell’alta scuola… ma per ovvie ragioni, le due scelte non si possono sposare.
Tra le strette vie percorse da carrozze trainate da cavalli, abbiamo anche trovato un piccolo negozio che vende acquarelli ed acqueforti lo Studio Wienblick http://www.art-wienblick.at
Un dipinto di gatto dall’esecuzione perfetta fin nei minuscoli dettagli aveva inizialmente catturato la nostra attenzione; dovevamo acquistarlo! Il gatto Gastone è ora appeso in sala da pranzo ed il suo sguardo sornione ci accompagna coi ricordi. Barbara, la figlia della proprietaria, una futura illustrator & concept artist, ha rubato immediatamente il cuore di Sara Luna. Siamo quindi dovuti ritornare il giorno seguente poiché Sara Luna desiderava suonare per lei, nel piccolo negozio, il violino! Così abbiamo anche conosciuto la mamma Alexandra, nota pittrice che ha eseguito la maggior parte delle opere esposte. Ciò che ci ha particolarmente toccati nel cuore è stato il loro invito ad uno spuntino, a casa loro, dopo il concerto serale. Sono state piacevoli ore trascorse a discutere di viaggi e di sogni… ed ancora una volta mi sono resa conto che ci sono parecchi sognatori, come me e la mia famiglia, coi quali non per caso, a volte il nostro percorso terreno si intreccia! Tutti noi speriamo di presto poter riabbracciare Barbara ed Alexandra o da noi, o in Toscana o anche a Vienna.
Forse non ero sufficientemente preparata alla magnificenza della Spanische Hofreitschule http://www.srs.at … durante le mie precedenti visite a Vienna, non ero mai riuscita ad organizzarmi per una visita, quindi questa è stata la prima volta.
Sentivo il cuore pulsare forte ed ammetto che non sono riuscita a trattenere le lacrime. L’emozione che si prova nel vedere questi stupendi stalloni Lipizzani non può essere trasformata in parole.
Fortunatamente condivido la passione per i cavalli con entrambi i ragazzi… senza negare che Emanuele Giosuè sta diventando un provetto cavaliere [sicuramente meglio della sottoscritta]. La sontuosità del palazzo (anche se lo si dovrebbe chiamare “scuderie imperiali”) è di tale ricchezza da lasciare l’osservatore a bocca aperta. Ovunque regna l’assoluta pulizia e cura di ogni più piccolo dettaglio, solo l’odore equino e qualche nitrito tradiscono la presenza di queste creature divine!
Volentieri avrei voluto toccare il loro bianchissimo pelo… ma ciò è severamente proibito. Ma, nonostante tutto, li ho a lungo accarezzati con gli occhi e l’anima!
Sono certa che molto presto un altro nostro audace desiderio sarà realizzato! Dovremo però passare una decina di giorni a Piber nel sud dell’Austria http://www.piber.com dove si potrà osservare personalmente i giovani puledri o cavalli di 3-4 anni, pronti per essere venduti. Sono del parere che debba essere il cavallo a “scegliere” il suo amico umano… col rischio che poi entrambi i ragazzi ne vorranno uno cadauno!
Affair à suivre, dunque…
Che bello sguardo questi ragazzi, fresco, pulito, luminoso! Sarà l’effetto della musica…grazie per questa visita a Vienna! Prima o poi andrò a cercare il negozio degli acquarelli.
robert
Si, una meraviglia tutta da scoprire… ma bisogna cercare il “diverso”… non quello che propinano ai turisti 😀
Grazie Robert per il passaggio… e complimenti per le tue stupende foto!!!