Il Cristallo della Pace * Extracts (Mantra Sacri * Sacred Mantras)

I sacri Mantra riecheggiavano nell’aria impregnata dal lieve odore d’incenso; Iggi appariva un tutt’uno con la Luce ed aveva assunto il colore dell’arcobaleno. – Oh Supremo – enunciò con la sua esile voce – grazie per essere giunto in nostro aiuto! Necessitiamo la Tua indulgenza affinché il Rito possa produrre in noi la consapevolezza necessaria per trasferire anche ad altri umani la guarigione dal Male. Sappiamo che nei secoli la Tua presenza in questa dimensione è più volte stata imprescindibile. Procuraci ora gli strumenti mentali affinché possiamo mutare il destino del nostro pianeta -. Iggi si inginocchiò abbassando il suo capo fino a toccare i piedi del Sommo Moota.
Eleunam accompagnato da Akamai si avvicinò alla Luce, mantenendo comunque qualche metro di rispettosa distanza. Sempre con il velo omerale posato sopra la testa, entrambi si inginocchiarono. Offrendo all’apparizione un Calice d’insolita foggia tutto ricoperto di pietre preziose ed una sciarpa di seta bianca, Eleunam parlò in un’antica lingua. Era aramaico.
Iggi comprese ogni singola parola, era come se dentro di lui le rimembranze del passato riaffiorassero. Tutti i presenti udirono la voce melodiosa dell’Essere Supremo scandire le parole rituali; tutti ne compresero il significato poiché la loro Mente era pronta.
– Non temete, abbiate fede nella Mia Parola. Vi attendono momenti difficili, ma grazie al mio sostegno, riuscirete a debellare le forze che cercano di distruggere ogni buona cosa sul vostro pianeta. E’ già accaduto molte volte in passato… e certamente ciò accadrà ancora. Ma ora la consapevolezza degli umani è progredita e molti di voi hanno raggiunto il livello vibrazionale adeguato per permettervi la trasfigurazione e l’accesso nell’altra Dimensione. Il mio dono è nel vostro “Cuore spirituale”. Ora potete vedere l’Energia che vi sta attorno, che vi avvolge, che vi protegge. Voi come me, siete Energia allo stato puro, creati a mia somiglianza ed immagine; siete dunque una parte di me stesso. Ed io sono dentro di voi. Imparate a non guardate unicamente con gli occhi della Mente, ma utilizzate anche quelli dell’Anima. Entrambi sono la chiave per la vera Felicità; non vi sono segreti, non è tanto la Meta ultima che conta, ma bensì il cammino che seguite per raggiungerla. Questo percorso vi condurrà attraverso l’Amore. Il Bene ed il Male convivono fin dalla creazione del mondo… l’uno conferma l’esistenza dell’altro, sono imprescindibili e non possono essere dunque separati in due entità distinte. Sappiate comunque che il Bene sempre sopravarrà il Male e l’Amore sarà sempre vittorioso! –

Appariva molto difficile poter esaminare nei minimi dettagli questo messaggio codificato. Al di là delle analisi, dei riscontri oggettivi e soggettivi di qualunque tipo e natura, le conferme profonde che l’inconscio riesce a comunicarci sono innumerevoli. E’ impossibile visualizzare il susseguirsi delle fasi, si tratta di una sorta di pensiero che non può essere spiegato a mere parole. Talune nozioni possono essere solo condivise con chi ha vissuto le medesime esperienze, ma per molti rimangono dei fatti straordinari a volte definiti di “follia collettiva”.
Ma il  messaggio del Sommo Moota appariva chiaro: bisognava raggiungere un livello vibrazionale tale da permettere alla nostra Mente/Anima di passare nell’altra dimensione, ovviando ai problemi legati al corpo materiale ed effimero che solo funge da involucro per  la nostra vera essenza.

Questa realtà intima e personale che ci coinvolge a livello metafisico e psichico viene registrata nella nostra matrice genetica attraverso fotogrammi ancorati nella Mente/Anima che si trasferisce di corpo in corpo, mediante il processo della reincarnazione. Ogni nostro “ritorno in questa dimensione” significa sofferenza e sconforto.
Ogni essere umano confrontato con il paranormale, cerca di ricuperare dal proprio archivio mentale, tutti gli inprint suddivisi all’interno di diverse scale emozionali e vibrazionali. Egli cercherà quindi di dare una spiegazione il più razionale possibile a ciò che già conosce, a quelle rimembranze forse già anteriormente vissute nelle vite precedenti.
La consapevolezza ed apertura mentale, giocano dunque un ruolo preponderante ed importantissimo. Avvenimenti eccezionali ai quali si è a volte confrontati, portano a razionalizzare il messaggio. Ma qualora si è inconsciamente ancorati a dogmi di qualsiasi tipo, sussiste la possibilità che non si percepisca l’evento o si afferri unicamente un’infinitesima particella di quello che dovrebbe essere il messaggio integrale.

Fin dalla “Notte dei Tempi” agli esordi del genere umano,  sul pianeta Terra Loro avevano ogni volta accolto con gioia l’esortazione ad oltrepassare il portale tra i Mondi. Ciò facendo, avevano sostenuto i terrestri nella loro evoluzione.
Un cataclisma era però all’origine della perdita del grande Cristallo. Impossibilitati ad evocare la presenza degli Esseri di Luce, gli uomini avevano unicamente mantenuto i riti cerimoniali, venerando il ricordo di queste deità che cambiarono nome al pari passo delle stirpi e razze che si susseguirono nel decorso dei secoli. Erano cambiati gli usi ed i costumi, portando la venerazione all’apice con dogmi ed assiomi che però erano stati più volte manomessi a piacimento da chi deteneva il potere.
Si erano instaurate le religioni che catalogavano gli abitanti del pianeta. Ogni corrente religiosa cercava il dominio sopra le altre.
Nel medioevo, con l’inizio delle crociate, il cristianesimo con pretesti e bugie ricoprì di sangue le terre in Medio Oriente distruggendo col ferro e col fuoco ogni cosa al loro passaggio.
Non soddisfatti, venne instaurata la Santa Inquisizione tra il XII ed il XIII: gli eretici venivano bruciati vivi. Molte donne che in quel periodo erano considerate “peccaminose” in quanto a loro veniva attribuita la “tentazione del corpo”, furono accusate di stregoneria e condannate al rogo.
Nel 1500, i coloni europei sempre in nome del dio cristiano, avevano sterminato intere tribù che popolavano il Nuovo Mondo, non tanto per il dominio assoluto quanto più per l’avidità di possedere l’oro e le pietre preziose di queste ricchissime terre.
Ma ora finalmente, tutto stava per cadere nel baratro dell’incoerenza. Le egemonie volute a schiacciare ed opprimere il pensiero di libertà nella Luce, stavano a poco a poco per sgretolarsi. Il Cristallo della Pace era stato ritrovato: per mezzo del rito della purificazione altri umani avrebbero imparato a raggiungere quella condizione vibrazionale nello spettro di frequenze invisibile al nostro occhio, era l’unica maniera per oltrepassare le dimensioni.
Questa vibrazione andava ad interagire, modificare e trasformare qualunque cosa esiste sul pianeta e non solo. Considerando il concetto che attraverso frequenze appropriate, vengono stimolate certe espressioni nella forma, si produce una modifica nella frequenza di quello che si incontra. Nella fisica quantistica viene esaminata questa fenomenologia che conferma la possibilità della trasmigrazione. Certo occorre percezione, esercizio e volontà per allenare la mente a nuovi modi di pensare ed il corpo a nuovi modi di agire. Se riusciamo a sorvegliare i nostri pensieri, i nostri pensieri sorveglieranno noi. Quindi diventiamo Osservatori, il primo ruolo fondamentale della nostra parte divina, quello di vigilare su di noi e i nostri processi mentali.
Se i sogni in termini di “obiettivi” non vengono visualizzati e focalizzati in ogni istante dalla nostra mente non diventeranno mai la legge della manifestazione.
Tutto è una proiezione mentale, quindi tutto è relativo. Noi possiamo essere gli agenti creativi della nostra esistenza solo quando i nostri obbiettivi non dipendono più da luoghi, cose, tempi ed eventi. Dobbiamo riuscire ad oltrepassare le opinioni del pensiero limitato con l’uso dell’energia illimitata generando un vero e proprio “pensiero vivente”.
Questo Pensiero Vivente verso un obbiettivo è già Legge ed è destinato a manifestarsi nella realtà. Colui che lo genera lo sa già e non lo vive più come una cosa che si dovrà compiere, ma come qualcosa di già compiuto che con assoluta certezza si manifesterà.
L’Osservato e l’Osservatore (la res-extensa e la res-cogitans cartesiane) sono la stessa entità e fino a quando ciò non diventerà reale per la nostra coscienza, non ci sarà mai nessun principio perché è proprio questo l’archetipo del Principio della nostra natura divina.
Riconquistare il comando della nostra Mente più profonda significa conformare il pensiero alla nostra sostanza divina e dargli libero sfogo fino a farlo divenire un pensiero comune. Se diviene pensiero comune con la stessa certezza dei comuni pensieri razionali, quel pensiero è destinato a manifestarsi.

In disparte, Hideyoshi sorrideva. Il piccolo giapponese aveva incrociato lo sguardo di Iggi, poi si era avvicinato al bimbo tendendogli entrambe le mani.
– Iggi-san, vedo con piacere che hai seguito il tuo cuore. Sono molto felice poiché la Profezia si è avverata. Presto, molto presto, potrò insegnarti altre importantissime pratiche che ti aiuteranno a progredire. Ho saputo che il dragone dell’Aria ti ha scortato fin qua. Sarai stato felice d’avere esperimentato la vicinanza di Vayu -.
Hideyoshi accarezzò con tenerezza i capelli del bimbo, mentre gli cinse le spalle per portarlo in un angolo della grande piramide.
La luce era sempre molto accecante, il Sommo Moota era uscito dall’ologramma iniziale e parlava sommessamente con Eleunam ed Akamai. Tutti i 255 membri supemi erano prostrati a terra, la fronte a contatto con il pavimento. Sembrava che l’aria avesse ripreso a vorticare con forza, trasportando le spirali d’incenso sempre più verso l’alto dove la punta della piramide restava un’invisibile punto nell’oscurità ben oltre l’immaginabile.
Le torce sprigionavano lingue di fuoco immense che danzavano nel loro ritmo crepitante e misterioso. Iggi le guardava con grande rispetto, era l’elemento per eccellenza: apparivano come fuochi fatui  incontrollati e sublimi.

Hideyoshi si sedette nella posizione del loto, facendo segno ad Iggi di imitarlo. – Ci sono molte cose che ancora devi apprendere, Iggi-san. Molto ti è già stato restituito dalle rimembranze delle tua mente arcaica dacché hai vissuto innumerevoli vite! Hai ricoperto incarichi di grande responsabilità nei quali hai dovuto guidare popoli. La Mente umana è per molti un mistero; ma tutto è lì rinchiuso, compreso il potere della guarigione. Questo è importante poiché necessitiamo di questo “contenitore” metafisico per raggiungere mete molto alte. Io necessito di questo corpo unicamente per potermi spostare nel vostro mondo senza dare troppo nell’occhio! – Continuò il piccolo giapponese facendo l’occhiolino al bimbo. Iggi sorrideva all’Avatar, mentre mille pensieri frullavano nella sua testolina.
– Ma allora Hideyoshi perché se già dispongo di molte peculiari facoltà, ora mi ritrovo imprigionato in questo corpo, dovendo sottostare alla sofferenza? – Il saggio guardò il bimbo con attenzione, sorridendo chiese: – Perché gli alberi in autunno perdono le foglie? Vi sono alberi che non le perdono, ma la grande maggioranza si ritrova spoglia nei mesi più freddi! – Iggi divenne serio, arricciò il naso e grattandosi il mento rispose: – E’ un processo… penso. Perdendo le foglie, nel periodo più freddo possono riportare l’energia e la linfa all’interno del tronco. Poi in primavera con il giungere del calore arrivano i primi germogli ed in seguito le piante fruttifere donano all’uomo nutrimento. Ma vi sono anche luoghi dove le piante non devono perdere le foglie poiché la temperatura è mite -.
L’Avatar sorrise, i suoi occhi si fecero piccoli come due fessure. – Iggi-san, i pesci vivono nell’acqua utilizzando le branchie per respirare. Anche gli umani possono nuotare nell’acqua e senza l’acqua entrambi perirebbero. Ma i pesci come pure l’uomo hanno due visioni completamente diverse di quest’elemento. Qui la diversità di compenetrazione a livello concettuale, anche se entrambe sono creature viventi, l’uomo e l’animale non hanno la stessa percezione. Nel nostro cervello si susseguono diverse onde celebrali: le beta sono proprie della “mente pensante“, le onde alfa si producono durante lo stato meditativo, le theta sono quelle che ci permettono di viaggiare nei mondi invisibili e da ultimo le onde delta sono quelle che produciamo quando entriamo nel sogno. Hai ancora molto da scoprire Iggi-san. Ora il Sommo Moota ci permetterà di riscoprire una pratica magica: aprire il nostro corpo ed uscirne fuori come pura divina Luce Spirituale. Ci permetterà di esperimentare uno stato di pura coscienza nella quale saremo in perfetta armonia ed unità con Lui. Attraverso l’Essere Supremo, riceveremo la facoltà di curare chi è vincolato dal potere del Male -.

Iggi era cosciente che la Terra si trovava in un periodo di grande transizione e cambiamento nel quale l’umanità sarebbe stata condotta verso una opportunità di nuova evoluzione e nuovi stati di coscienza che mai prima d’ora si erano avverati sul pianeta. Ciò significa che tutti dovevano aprire i propri cuori e le cellule per assorbire l’amore e la gioia che proviene dall’essere vivi. Aveva sempre con grande interesse ascoltato mamma e papà che discutevano di una strana scienza che viene chiamata esoterica. Certo non mancavano anche le discussioni filosofiche in casa… da qualche tempo credeva anche lui che l’uomo e l’universo fossero l’uno il riflesso dell’altro, quindi che esistesse una corrispondenza analogica tra il microcosmo ed il macrocosmo. Questa era dunque l’essenza trasmessa attraverso il Rito della Luce, ma altro era accaduto, a livello impercettibile alle Menti dei presenti.

Al termine del sacro rituale, quando le pesanti porte di pietra furono riaperte,  i partecipanti si congedarono gli uni dagli altri. Vi era molta emozione in quegli abbracci e baci, molti erano consci che probabilmente non ci sarebbe più stata un’altra occasione per rivedersi, ma già stavano tramandando alla prossima generazione gli insegnamenti Segreti riservati ai Membri della Sacra Ruota.
A poco a poco, la grande sala si svuotò e alla fine rimasero solo Hideyoshi, Eleunam, Akamai ed Iggi. Per un lungo istante, nessuno osò proferire parola. Si osservavano nel più assoluto silenzio come se l’uso della voce non era più necessario. – Sono felice che la tua consapevolezza è accresciuta, Iggi-san – disse infine Hideyoshi con voce melodiosa e pacata – ora devi ritornare dalla tua famiglia che ti attende nelle Isole Marchese. Dovremo separarci per un po’ e non so quanto tempo passerà prima che io possa riapparire nella tua vita. Sarò il tuo maestro, ma la tua Anima ora deve seguire il suo cammino. Per questa ragione, molto di ciò che è accaduto all’interno della Grande Piramide, resterà offuscato nella tua memoria. Ciò è necessario, nella finalità di proteggere dapprima te stesso dalla morsa dal male.  Ritorneranno a sprazzi talune rimembranze, saranno per te più come “sensazioni” di fare la cosa giusta al momento giusto. Altre volte li interpreterai come dei “Déjà-vu” che saprai accogliere poiché la consapevolezza ultima ha impregnato il tuo essere di luce. Verrò da te, quando sarà giunto il momento propizio e ti condurrò in Giappone per qualche tempo -.
Iggi cercò di sorridere, appariva così gracile e stanco. Akamai lo sollevò da terra: – Vieni piccolo. Lascia che ti porti, le tue gambe non hanno più forza sufficiente per sorreggerti. Ti porto nella tua camera dove potrai riposarti attendendo l’arrivo dell’Ammiraglio Johnson -. Ma il piccolo protestò: – Non desidero dormire, sono in pienissima forma! E poi il dragone dell’Aria mi ha promesso che saremmo tornati insieme sull’Isola di Pasqua per rimettere il Cristallo al suo posto! Me lo ha promesso… –
Un guizzo fulmineo di rabbia frammista a delusione, balenò sui suoi occhi mentre Akamai con entrambe le mani lo teneva ben fermo contro il suo possente corpo. Iggi sgambettava e si dimenava cercando di riconquistare la libertà di movimento, ma Akamai era risoluto nel suo volere: – Guarda che se fai i capricci non ci sarà modo di rivedere nessuno dei quattro dragoni! –
La frase magica era stata pronunciata! – Quattro??? Sono ben quattro i grandi draghi? Allora uno per ogni elemento, nevvero? E come sono i draghi dell’Acqua, del Fuoco e del-la Terra? Quando li potrò vedere? –
I tre adulti scoppiarono in una sonora risata che echeggiò tra le altissime mura. – Prima vai a riposare, poi quando avrai dormito a sufficienza ti spiegherò ogni cosa nei minimi dettagli. Promesso -.
Il bimbo si era già addormentato ancor prima di arrivare al lift che dalle profondità li avrebbero riportati in superficie. Akamai lo aveva in seguito adagiato nel suo letto, si fermò ad osservarlo mentre dormiva. Con la mano destra l’uomo si asciugò gli occhi, qualche lagrima aveva già iniziato a correre soave lungo le guance: anche gli uomini forti, a volte piangono!
L’indomani all’alba, le cascine in legno apparivano come spettri tra la bruma generata dall’umidità del sottosuolo boschivo; Iggi aveva seguito Akamai che gli voleva mostrare il laghetto con l’idrovolante rosso.
– Ah, quanto vorrei fare un giretto con l’idrovolante – sussurrò in un fil di voce il bimbo – sai, sono già volato tante volte con questo tipo d’aereo quando con la mia famiglia passavamo le vacanze alle Maldive! –
Akamai appariva pensieroso: – Mi racconterai, se tu sapessi quanto sono curioso di sapere tutto ciò che hai fatto con mamma, papà e la tua sorellina! – Sorrideva, ma non era un sorriso di felicità, bensì traspariva una strana ombra che si allungava oscura anche sopra i suoi occhi.
Un rumore dal profondo del bosco attirò l’attenzione dei due osservatori. Iggi lasciò perdere il controllo minuzioso di ogni parte del velivolo per spostare lo sguardo verso un punto preciso; un fruscio ed un secco rumore di rami spezzati catturarono la loro totale concentrazione. Ma ancor prima che riuscissero a vedere di cosa si trattasse, un rombo assordante riempì l’aria.
Akamai si gettò in terra facendo scudo al bimbo, mentre altre persone uscivano correndo dal cottage adibito alla ricezione.
Per qualche minuto regnò il panico, gente che urlava ordini in una strana lingua che ad Iggi sembrò fosse latino, altri che correvano alla rinfusa in direzione di un altro edificio ricoperto da lamine di pietra.

Quando Iggi si risvegliò qualche tempo più tardi, si accorse d’aver perso i sensi e d’essersi ferito nel cadere in terra. – Non è nulla di grave, un graffio – cercò di tranquillizzarlo Akamai. Ma dentro di se Iggi percepiva che c’era qualcosa d’altro: – Cos’è stato? Ti prego, dimmelo. Cosa è accaduto? –
Entrò una donna, vestita d’un lungo abito color cenere, con una strana cintura che le cingeva stretta la vita. I capelli erano molto scuri, raccolti in una treccia che scendeva sul dorso fino all’altezza della cintura. La sua carnagione era olivastra ed i suoi occhi erano verdi. Accarezzò i capelli del bimbo, poi gli parlò con voce melodiosa: – Vieni, sei atteso. L’Ammiraglio è di là, ti riporterà dalla tua famiglia ed amici. C’è ancora un lunga vacanza che dovrete passare nell’Oceano Pacifico! –
Il sorriso della donna era radioso, Iggi non poté non sorriderle in ritorno. – Ma prima che parti, riprendi questo – disse la donna ponendo con delicatezza nelle mani del bimbo l’amuleto donatogli dal nonno di David, il vecchio giardiniere. – Ho fatto inserire un filo speciale, guarda è come quello del tuo bracciale… anche questo è un dono di Hideyoshi. Ora lo puoi mettere attorno al tuo collo. E’ un potente amuleto, non devi mai separartene… mai, per nessuna ragione al mondo! –
Iggi guardava la donna, ora il suo sguardo si era fatto molto severo e gli occhi si erano spenti, non c’era più quella luce che li faceva brillare con tante piccole stelle. – Chi sei? Il tuo viso non mi è sconosciuto. Dove ti ho incontrata? E cosa è accaduto mentre io ed Akamai stavamo sul bordo del laghetto a guardare l’idrovolante? –
La donna sorrise, senza rispondere. Guardò sopra la spalla destra in direzione di un ombra che uscì dalla semi oscurità della camera. – Eleunam ti spiegherà, un giorno… ma non ora. Devo partire. Mi stanno attendendo. Devo seguire il Sommo Moota ed i suoi Emissari… io… io non sono di questa dimensione, piccolo Iggi. Ma anche tu non appartieni più a questo mondo, dentro il tuo cuore lo hai capito, nevvero? Ma dobbiamo attendere che ogni profezia si avveri, tesoro, poi il Cristallo della Pace ti aiuterà a tornare alla tua vera Casa. Ti attendo -.
La donna posò un lieve bacio sulla fronte del bimbo, poi ritornò sui suoi passi ed uscì dalla camera. Eleunam si sedette sul bordo del letto e con una carezza arruffò i capelli di Iggi.
– E’ stata una grande avventura, nevvero? Troppe cose sono accadute con estrema rapidità, eccessive emozioni che ti hanno stordito… resteranno frammenti di immagini che rivedrai a sprazzi nel tempo a venire, Iggi. Molto è rimosso dalla tua memoria umana ma nella traccia della tua Mente tutto è rimasto registrato fedelmente. Quando avrai assunto la tua forma reale, allora comprenderai. Ma non è ancora il momento -.
– Devo tornare dalla mia… famiglia. Mamma e papà mi attendono, li amo tantissimo… anche Tatina la amo. Voglio tornare da loro, ti prego! – Il viso del bimbo arrossì mentre un fiume di lagrime si riversò sul suo T-shirt lasciando una grossa macchia più scura. Eleunam si trattenne, per un po’ poi non riuscì più a resistere e gettò le braccia attorno al bimbo e lo strinse con forza contro di sé. – Vieni, facciamo presto, non perdiamo tempo. L’Ammiraglio è qui fuori e ti riporterà a Hiva Oa -.

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