© 2008 Claudine Giovannoni
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Commento di Francesca Saieva
Cosa *trattiene e libera la pioggia *(Bhagavadgītā) mentre l’assenza riempie lo spazio? Nel bilancio dei contrari soltanto la Differenza; nella voce dell’Eterno,la Prova, per noi *relitti enormi e solitari, les épaves énormes et solitaires* (Lafourgue) nel buio delle nostre ‘ ragioni’. Ma ancora due volti si nascondono l’uno all’altro, come nella tela degli amanti… Sono l’Io e il Tu, chiusi nell’acquario dell’incomprensione. E la *calma senzaeco, le calme sans écho *(Lafourgue) attende ancorauna replica dal *chiaro* *specchio del mondo* (Schopenhauer) perchè la non-dualità ha tolto il ‘velo’; ora essa è *libera dai legami dell’atto* (Bhagavadgītā) e ‘Tu’… *nir-dvandva: tat tvam asi. * Anne-Marie Esnoul (a cura di), *Bhagavadgītā, *(trad. it. Bianca Candian), Feltrinelli, Milano, 2007; A. Schopenhauer, *Die Welt als Wille und Vorstellung *in J. Campbell, *Mitologia creativa, *(trad. it. Claudio Lamparelli), Mondadori, Milano, 1992; J. Lafourgue, *Marche funèbre pour la mort de la terre, *(trad. it.) in *Le poesie, *a cura di E. Guaraldo, Rizzoli, Milano, 1986.