© 2008 Claudine Giovannoni
http://www.swans.com/library/art17/gmonte112.html
Commento di Francesca Saieva
*Oggi non era giorno di parole e non c’era una strada. *(J.Saramago).Tra cumuli di rovine e fiamme di cielo era *come ascoltare *silenzi di cenere *da un labbro chiuso* (C. Pavese). Così dice il pazzo mentre lo scrittore lancia*la sua parola di pietra *(A.Achmatova). Solo “outro mar que nade noutro azul” (J.Saramago). Però logore parole si ammassano alle domande. E nel falò, il caos e fiammelle sonore che resistono e arrivano dal vento; sono… *sono le parole ei gesti che* -* *io e tu – *siamo *(Saramago). Niente di più che *uno stormo bianco *(Achmatova) sulle nostre tracce; “un juntar de palava escondido”(Saramago). Fernanda Toriello (a cura di), *José Saramago. Poesie, *Einaudi, 2002; Cesare Pavese, *Poesie edite e inedite *Einaudi, 1962; Anna Achmatova,*Lo stormo bianco, *(trad. it. di Gene Immediato), ed. San paolo, 1995; Michele Colucci (a cura di), *Anna Achmatova.* *La corsa del tempo Liriche e poemi, *Einaudi, 1992.