
Il cristallo della Pace di Claudine Giovannoni
Nell’ultimo romanzo pubblicato da Claudine Giovannoni, ritroviamo i tre bambini protagonisti del precedente racconto Il Kumihimo del sole , ma questa volta uno di loro, Iggi, si stacca nettamente dagli altri, diventando protagonista.
L’eccezionalità della sua impresa è però riequilibrata dagli interventi degli altri due bambini, presenti come osservatori e interlocutori, con la curiosità, l’apprensione e la paura caratteristica di quell’età, dando al romanzo il giusto tono fra reale e fantastico.
Ma guardando bene, il valore del libro non sta tanto nelle varie vicende esteriori, come piuttosto nella continua risonanza che ogni azione ha nell’animo dei protagonisti e di riflesso in quella del lettore, costretto molte volte a un vero esame di se stesso, del proprio rapporto con gli altri e con la natura, minacciata dall’egoismo e dall’incoscienza.
Non è di sicuro un libro facile, anche se Claudine, inserendo le proprie riflessioni sull’animo umano e sui problemi della reincarnazione in una vicenda accattivante, dosando con grande naturalezza e perspicacia la suspence tipica del giallo, riesce sempre a trascinare il lettore. Eppure non si tratta di un vero giallo, e nemmeno, se vogliamo, di un giallo psicologico (alla Patricia Highsmidt, tanto per intenderci): è un giallo che incarna un pensiero filosofico, o addirittura, in senso lato, teologico.
Claudine conduce con sagacia i due filoni principali relativi all’azione: uno legato al Cristallo e l’altro al Kumihimo. In modo simile, a livello etico, sa far riflettere sul tema del ravvedimento, presente sia nel mondo fantastico (dove alcuni personaggi riescono a vincere il proprio orgoglio, mentre altri si rifiutano), sia in quello reale, dove un antagonista diventa ad un certo punto aiutante. E tutto questo viene a sottolineare l’atmosfera favolistica che anima il romanzo, rendendone possibili fruitori anche i bambini. Del resto ciò non sorprende, perchè Claudine è una mamma che sogna per i suoi bimbi un futuro di pace, in cui gli uomini possano vivere in armonia tra loro e con la natura, come nella favola che racconta loro ogni sera.