Power of human brain? * Usiamo il cervello?

Brain synapses

In recent months I have repeatedly asked myself whether there is a relationship, albeit indirect, between the SARS-CoV-2 pandemic and global warming.
On the one hand, it is stated that there is still no scientific evidence, but many times reference is made to other viruses of the same Orthocoronavirinae family, for example SARS, for which a correlation with overheating of the planet had been confirmed.
Anthropogenic pressure with its mechanical actions designed to deforest to obtain more arable land (for extensive forage crops for “meat animals”), obliges the wild animals that live there to migrate: this is a threat, considering that they can be incubators of viruses.
In most cases there is no “species jump”, but in the case of an “appropriate” genetic mutation, a virus from the animal can be transmitted to the human.
A little revenge: all those who despised the “Fridays for Future” movement may have caught the message now… However, I am led to believe that everyone, apart from a few exceptions and without distinction of class or education, has realized that the phenomenon of global warming is not a lie. However, we must not forget that speciesism also has its part in the propagation of viruses: those who follow my blog will have already read several times that the exploitation of animals by humans has directly harmful effects (see wet markets, intense animal breeding for meat etc.)


Initially opponents of the “Fridays for Future” and other movements, as well as the well-known “Extinction Rebellion”, were babbling that climate change does not exist and that the exploitation of the soil and desertification for anthropogenic cause do no harm.
What I hoped for is greater growth in awareness, now that we have slowly returned to normal in post-covid-19, but unfortunately I realized that the huge fear had passed… people have already forgotten their good intentions.

Can we hope for a paradigm shift?
Of course, we no longer take a plane on Friday to visit Barcelona and then return to your home on Sunday. In addition, mobility has changed, and how! People are afraid to take public transportation and therefore use private cars, the tendency is to take holidays in their own country, which is also good for the local economy.
This, perhaps, is the only change that I see: okay, no one is robbing supermarkets by raiding toilet paper and mineral water, but we have returned exactly to the usual frenetic and selfish rhythms of before.
Ah, maybe I’m wrong, one thing has changed: first, on the sides of the streets or in city parks I found cans of beer or McDonald’s bags with polystyrene boxes, now the masks and sanitary gloves have been added.
This reminds us that SARS-CoV-2 is always out there, lurking, ready to infect us and that after it the list will continue to grow considering that the number of coronaviruses is growing rapidly.
The radical change was expected, with the smog blown away by the skies of the big cities during the lockdown, we were also deluded that something truly positive for the environment would happen.

But the tranquility of deserted roads in which even wild animals had returned to appear no longer frightened by the human presence, is now only a strange memory. Everything looks like something paradoxical, a déjà-vu that bounces off the walls of our brain alike in the REM phase.
In discussing with acquaintances, I realized that each of us lived this experience in a very different way. Some have been psychologically very touched in the absence of social contacts, others have used their time to devote themselves more to private matters and their own needs, still, others who have overcome it without making dramas.
Unfortunately, the estimate of the deaths due to covid-19 is over 500 thousand (28.6.2020), but the counting proceeds, SARS-CoV-2 has not taken a holiday and consequently, each person should keep “high guard” while keeping the “social distancing” and use of the mask in public environments, as well as other, recommended hygiene rules.

Gary Strokes (Ocean Asia) on Soko Island (foto Reuters)




In questi ultimi mesi mi sono più volte chiesta se c’è una relazione, seppure indiretta, fra pandemia da SARS-CoV-2 e riscaldamento globale. Da una parte si afferma che non ci sono ancora evidenze scientifiche, ma molte volte si fa riferimento ad altri virus della stessa famiglia Orthocoronavirinae, ad esempio la SARS, per la quale era stata confermata una correlazione con il surriscaldamento del pianeta. La pressione antropica con le sue azioni meccaniche atte a deforestare per ottenere maggiore terreno coltivabile (per coltivazioni estensive di foraggio per “animali da carne”), obbliga gli animali che vi abitano a migrare: questa è una minaccia, considerando che possono essere incubatori di virus.

Nella maggior parte dei casi non c’è un “salto di specie”, ma in caso di mutazione genetica “appropriata” un virus dall’animale può essere trasmesso all’umano. Una piccola rivincita: tutti quelli che disprezzavano il movimento “Fridays for Future” forse ora avranno colto il messaggio… Sono comunque portata a credere che tutti, a parte poche eccezioni e senza distinzione di ceto o formazione, si sono accorti che il fenomeno del riscaldamento globale non è una panzana.

Non bisogna però dimenticare che anche lo specismo ha la sua parte nella propagazione di virus: chi segue il mio blog avrà già più volte letto che lo sfruttamento di animali da parte dell’uomo ha influssi direttamente nefasti (vedi wetmarkets, allevamenti intensi di animali per carne ecc.) Inizialmente gli oppositori ai “Fridays for Future” ed altri movimenti come anche il ben noto “Extintion Rebellion”, andavano blaterando che i cambiamenti climatici non esistono e che lo sfruttamento del suolo e la desertificazione per causa antropica non recano alcun danno.

Ciò che speravo è una crescita maggiore della consapevolezza, ora che lentamente siamo tornati alla normalità nel post-covid-19, ma purtroppo mi sono resa conto che passata la grande paura… le persone si sono già dimenticate dei buoni propositi.

Possiamo sperare in un cambiamento di paradigma? Certo, ora non si prende più l’aereo il venerdì per visitare Barcellona e poi rientrare la domenica al proprio domicilio. Inoltre la mobilità è cambiata eccome! La gente ha timore a prendere mezzi di trasporto pubblici e quindi utilizza l’auto privata, la tendenza è quella fare vacanza nella propria nazione, che è anche un bene per l’economia locale.

Questo, forse, è l’unico cambiamento che visualizzo: va bene, più nessuno svaligia i supermercati facendo razzia di carta WC e acqua minerale, ma siamo tornati esattamente ai soliti ritmi frenetici ed egoistici di prima. Ah, forse mi sbaglio, una cosa è cambiata: prima ai lati delle strade o nei parchi cittadini trovato lattine di birra o sacchetti del McDonald’s con contenitori in polistirolo, ora si sono aggiunte le mascherine e guanti sanitari.

Questo a ricordarci che la SARS-CoV-2 è sempre là fuori, in agguato, pronta ad infettarci e che dopo di lei la lista continuerà ad ingrandirsi considerando che il numero dei coronavirus sta crescendo rapidamente. Si prospettava un cambiamento radicale, con lo smog spazzato via dai cieli delle grandi città durante il lockdown, ci si era anche illusi che qualcosa di veramente positivo per l’ambiente sarebbe accaduto.

Ma la tranquillità di strade deserte nelle quali pure gli animali selvaggi erano tornati a percorrere non più spaventati dalla presenza umana, è ora solo uno strano ricordo. Tutto appare come un qualcosa di paradossale, un déjà-vu che rimbalza sulle pareti del nostro cervello come nella fase REM.

Discutendo con conoscenti, mi sono accorta che ognuno di noi ha vissuto in modo molto diverso quest’esperienza. Chi è stato psicologicamente molto toccato in mancanza dei contatti sociali, altri che hanno utilizzato il loro tempo per dedicarsi maggiormente a sé stessi ed ai propri bisogni, altri ancora che lo hanno superato senza fare drammi. Purtroppo la stima dei morti a causa del covid-19 è di oltre 500mila (28.6.2020), ma il conteggio procede, SARS-CoV-2 non ha preso vacanza e di conseguenza ogni persona dovrebbe tenere “alta la guardia” mantenendo il distanziamento sociale e l’utilizzo della mascherina in ambienti pubblici, nonché le altre norme di igiene consigliate.

7 Replies to “Power of human brain? * Usiamo il cervello?”

  1. letto e condivido quello che hai scritto.
    Il virus non nasce per caso ma segue le migrazioni animali e gli spostamenti umani.
    Come ho sempre detto e qualche volta scritto, le persone passata la grande paura torna acomportarsi come prima, fingendo di aver fatto solo un brutto sogno.
    Abbassare la guardia significa ritrovarsi di nuovo nell’occhio delo ciclone ma si sa che tutte queste precauzioni sono solo una palla al piede alle persone e all’economia.
    Serena serata
    Un abbraccio
    Gian Paolo

    1. Ogni giorno che passa, sempre più leggo studi scientifici che convalidano quanto affermato nel post. Anche in futuro vi saranno nuovi virus (che ci sia o meno il “salto di specie” o una “mutazione”) i quali affliggeranno l’umanità… e l’Uomo, questa creatura che dovrebbe poter utilizzare alla meglio il suo cervello (!) purtroppo non ne trae lezione alcuna. Anzi. Vi sono parecchi filmati youtube di byoblu in merito alla Rockfeller Foundation… non sono una complottista, ma fa pensare (mi riferisco al “Nuovo Ordine Mondiale” che mi ricorda il Potere Unificato del mio romanzo Il Segreto degli Annwyn scritto nel 2013).
      Un paio di mesi fa, un lettore mi aveva chiesto più dettagli in merito al sogno dove Chrisa mi aveva detto di scrivere la sua storia… Ammetto che mi è sceso un brivido ghiacciato lungo la spina dorsale. Ci ho pensato parecchio in questi 7 anni… si è davvero trattato solo di un sogno?
      Un abbraccio :-)c

      1. non posso darti torto. Questi nuovi virus così micidiali hanno un origine legata all’uomo e alle sue attività.
        Non vedo molti filati di youtube né quelli citati, quindi senza essere complottisti ci sono molti romanzi scritti in tempi non sospetti, vedi il tuo, che stanno finendo per essere realtà.
        Qualcuno lo chiama progresso m io lo definisco la tentazione di una manipolazione di massa. Il vero guaio è che molte persone non si accorgono del cappio mortale intorno al collo.
        Un grande abbraccio

  2. proprio stasera alla tv parlavano di altri possibili virus trasmessi da animali all’uomo, di cui al momento si conosce poco. Anche in questo caso l’avrebbero scoperti in Cina, della serie c’è poco da stare allegri.
    Ad ogni modo speriamo arrivi in fretta un vaccino per fermare questa tragica pandemia….

    1. Caro Max, non so quanto possa aiutare un vaccino… con un virus che continua a modificarsi e sono convinta che non c’è modo per fermare la SARS-CoV-2… a meno che le persone si decidano a rispettare le regole (vedi distanziamento sociale e utilizzo della mascherina sanitaria, per citarne due), non sostengo le teorie complottistiche e guardo al futuro con speranza… ma… ma c’è sempre un forte dubbio!
      Abbraccione :-)c

  3. Oh, how I agree with you. I hoped things may change but people seem to be going straight back to their old ways. You should see the rubbish people have left behind on the beaches here after sunny days. I agree too about virus’s leaping into people from animals who have lost their habitat and moved on.xxx

    1. Oh yes, people have very short memories. After months of closure, everything has returned to the usual arrogance and indifference. Beaches full of crap, and to the usual stuff, we add plastic gloves and medical masks…
      Sometimes I think that if a second wave arrives, then there will be a third and so on … the positivity in wanting to respect the recommendations and the meditations that I do every day, raise me from completely hopeless thoughts. Hugs and kisses, hoping you all are still well… ❤

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