I tragici avvenimenti degli ultimi mesi, in primo luogo nelle acque del Mediterraneo, nello stretto tra la Libia e Sicilia, ma ancora più paradossalmente sulle autostrade Austriache, ci portano a riflettere rapidamente come affrontare una emergenza che, in realtà, perdura da mesi, con flussi abbondanti di rifugiati provenienti, principalmente da zone con conflitti come la Siria, che affrontano viaggi verso l’ignoto, via mare o via terra.
La Svizzera con il suo posizionamento centrale in Europa non può rimanere immobile a guardare, e, applicando i principi della propria tradizione umanitaria, avrà l’obbligo morale di partecipare ad accasare temporaneamente persone in gravi difficoltà. La collaborazione necessaria con gli stati europei sta nello stabilire una divisione equa delle quote che si assegna ogni stato membro, evitando così che gli Stati ai confini debbano sopportare tutto il carico. Mancando un’unità d’intenti, è urgente che l’Europa discuta a breve la tematica. È assai significativa la…
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